Nell’autunno del 2017 (21-23 ottobre) , io e Riccardo (il mio ragazzo) abbiamo visitato per la prima volta il capoluogo toscano.
E’ stato il nostro primo viaggio ‘di coppia’ (se così possiamo dire) , per cui, la gioia di poterci addentrare nelle vie di una nuova città si amalgamava con l’entusiasmo di passare 24h/ su 24 insieme.
Il tutto con l’aggiunta però dei soliti timori pre-viaggio che si creano immancabilmente il giorno prima della partenza : “come sarà l’hotel? sarà davvero bello come nelle foto? le recensioni positive sono reali? Era meglio l’appartamento? Avremmo dovuto andare in treno? troveremo parcheggio? come sarà il tempo? cosa metto in valigia? dobbiamo prenotare gli ingressi ai musei oppure no? cosa è meglio visitare per primo? ”
Insomma, non vi scrivo nemmeno gli infiniti dubbi che si sono dilagati nella mia mente, vorrei evitare di annoiarvi, e soprattutto, vorrei evitare di rievocare quello stato d’ansia che colpisce ogni insicuro cronico (come me d’altronde) prima di ogni partenza.
Tornando quindi a noi, vi starete chiedendo, perché Firenze?
Non ci siamo né messi a tirare un dando né tanto meno ad indicare un punto a caso sul mappamondo mentre girava.
La spiegazione è tanto semplice quanto lunga : Firenze è sempre stata la città, tra le più vicine a noi, che ci attraeva maggiormente, ma, per vari motivi, non avevamo mai avuto l’occasione di poterla ammirare con i nostri occhi.
Nei libri di storia, dalle elementari fino all’università, si parla sempre della famiglia dei ‘De Medici’ e dell ’immensa positività che portarono al capoluogo toscano. I film e i telefilm in cui si può osservare la città sono numerosi ( basti pensare a Inferno tratta dal libro di Dan Brown e il telefilm ‘i medici’).
Le opere d’arte presenti negli Uffizi, così come le varie chiese, attraggono gli appassionati di tutto il mondo,
Le campagne toscane nella vicinanza, con i piccoli borghi, i casali, vigneti e i calici di ‘rosso’ abbinati alla famosa ‘fiorentina’ favoriscono la presenza anche degli amanti culinari.
Gli appassionati di moda non possono dimenticarsi nemmeno gli eventi al Pitti e le innumerevoli creazioni a mano in cuoio e in pelle degli artigiani locali.
Firenze è un tripudio di arte, bellezza, storia … ci si emoziona a parlarne, a vedere le foto, perciò, figuriamoci dal vivo. Firenze rappresentava tutto ciò che cercavamo, perciò la nostra scelta non poteva ricadere altrove.
Come raggiungere Firenze?
Il mezzo di trasporto che abbiamo scelto è stato l’automobile, infatti, per questioni di comodità abbiamo scartato le altre opzioni, che, seppur ottime, non ci riuscivano a soddisfarci al meglio.
Raggiungere le città in auto per noi significava principalmente essere liberi dai vincoli di orario e libertà di spostamento.
Nonostante ciò però, nulla vieta di raggiungere il centro di Firenze con il treno. Vi sono infatti a disposizione numerose linee ferroviarie: dal freccia rossa, la più veloce, fino ad arrivare ai treni più lenti ed economici ma comunque ottimi.
Per chi invece, si trova eccessivamente distante ed è impossibilitato nell’utilizzo di treni, auto (o pullman) può sempre decidere di arrivare in aereo all’aeroporto di Firenze – Peritola e poi, mediante taxi, pullman o un auto noleggiata, spostarsi come meglio preferisce.
Dove abbiamo alloggiato?
Firenze brulica di hotel, appartamenti, B&B, camere d’affittare e chi più ne ha più ne metta. La ricerca del nostro alloggio è stata lunga, tormentoso e ci ha tenuto sulle spine per parecchie settimane. Abbiamo controllato numerosi siti, ma non riuscivamo a trovare il giusto rapporto qualità-prezzo che desideravamo.
Per caso poi, girovagando su Booking è arrivato lui: Hotel Croce di Malta.
Non potevamo essere più fortunati di così, dico sul serio.
Abbiamo soggiornato in questo hotel, e dir che ci siam trovati divinamente, è davvero dir poco.
Il personale è gentile e disponibile in ogni momento della giornata , riescono a trasmetterti la giusta accoglienza che ti fa sentire come se fossi a casa.
Oltre a ciò, la struttura è posizionata in una via molto tranquilla, che è anche un punto ‘strategico’ che permette di raggiungere addirittura la piazza del duomo camminando solo 10 minuti, ed inoltre, le principali attrazioni sono a pochi passi.
Varcata la soglia d’entrata, il personale ci ha informati immediatamente su un parcheggio-garage sicuro in cui avrebbero portato la nostra macchina per il tempo di permanenza.
L’arredamento interno dell’hotel è curato nei minimi dettagli, i tappeti, i tavoli in legno, le piante, i cuscini, i muri color latte macchiato …. creano un’atmosfera che ricorda molto gli ambienti nobiliari ottocenteschi.
Non avevamo ancora visto tutto, ma di primo impatto, tutto era perfetto.
La fortuna inoltre, era proprio al nostro fianco, perché la camera ci è stata anche fornita anticipatamente rispetto all’orario del check-in.
Arrivati all’interno, abbiamo trovato un letto enorme e morbido, un balcone con vista piscina e un bagno con vasca.
Le sorprese non erano ancora finite però, sul tetto dell’hotel infatti, vi è una terrazza panoramica con un bar, e vi è la possibilità (tempo permettendo) di poter fare aperitivo dalle 18 alle 20. La vista è pazzesca, si rimane senza fiato. Non riuscivamo a capire dove guardare : la cupola di Brunelleschi e il duomo, oppure il tramonto che illuminava i tetti delle case e le colline in lontananza. L’hotel dispone anche di un ristorante in cui chiunque può pranzare o cenare (ottimo per una serata tranquilla).
In conclusione, posso dirvi che questo hotel è stato sicuramente uno dei più belli che in cui abbia alloggiato, e sono sicura, che quando tornerò/ torneremo a Firenze, andremo ancora qui.
COSA ABBIAMO DECISO DI VISITARE?
Avendo a disposizione pochi giorni per poter visitare Firenze, ci siamo concentrati sui ciò che noi ritenevamo ‘must have’, ovvero su ciò che non è possibile, secondo la nostra filosofia di vita, ‘non vedere’ se si va a Firenze.
Il primo giorno, seppure stanchi dal viaggio, abbiamo girovagato per le vie del centro e siamo entrati nel Duomo, nel campanile di Giotto e a Santa Maria Novella (solo 300 metri dal nostro hotel).
Purtroppo non abbiamo potute ammirare dall’interno la cupola di Brunelleschi poiché, non essendoci prenotati, ahimè, i biglietti erano esauriti fino alla data in cui noi saremmo tornati a casa.
Ci è spiaciuto parecchio, ma abbiamo appreso la notizia con filosofia : è un valido motivo per doverci assolutamente tornare.
Il giorno successivo, dopo essere entrati e saliti fino in cima, al palazzo della Signoria, abbiamo atteso quasi 3 ore per entrare agli Uffizi.
Le ore di attesa, senza dubbio, valgono lo spettacolo che vi è all’interno.
Chiunque, persino chi come me, non ha mai studiato/ approfondito più del necessario storia dell’arte, di fronte a tante meraviglie, non può che sentirsi affascinato e sopraffatto.
Il pomeriggio poi, l’abbiamo dedicata agli immensi Giardini di Boboli, che grazie all’autunno, erano colorati con il fogliame rossastro e giallastro che tanto adoro, e infine, Palazzo Pitti.
L’ultima mattina infine, si è svolta tra le vie della città, senza una meta ben precisa, semplicemente ammirando tutto ciò che era possibile, da ciò che era più nascosto a ciò che era maggiormente visibile.
Il nostro itinerario non è stato di certo perfetto o completo, i giorni erano pochi … perciò cos’abbiamo deciso di fare? Siamo stati viaggiatori in cerca di tutto ciò che riuscisse a suscitarci emozioni, abbiamo deciso di camminare per la città con lo spirito di due anime curiose e fuori dagli schemi.
Non ci siamo imposti l’obbligo di dover necessariamente entrare in tutte le chiese e in ogni museo disponibile.
Il nostro obbiettivo non era quello di metter un ‘tick’ su una lista immaginaria di luoghi e mostre, ma quello di immergerci nella città, nei suoi angoli più remoti, nelle sue piccole vie dove risiedono gli artigiani locali che sistemano scarpe, creano borse, dipingono …. trovare le piccole cose, che forse per i classici turisti sono inutili, ma per noi, rappresentano l’essenziale.
Non abbiamo rispettato nulla delle eccellenti guide che si trovano online e nelle librerie … abbiamo semplicemente plasmato la voglia di scoprire Firenze, insieme alla nostra esigenza principale, ovvero scovare la bellezza.
COSA HO AMATO DI FIRENZE?
Difficile trovare cos’ho amato maggiormente, mi dilungherei ore e ore …
Ricordo l’odore del cuoio degli oggetti creati a mano dagli artigiani locali : le borse, i taccuini, i segna libri, i porta chiavi …
Le vie del centro storico ti conducono sempre a innumerevoli scoperte : piccoli negozietti , enoteche, locande, bancarelle di street food, gelaterie, piccoli bar ….
Ho amato le piccole cose, quelle meno conosciute, quelle che a volte noti e pensi ‘siamo proprio a Firenze!’.
Il nostro primo viaggio insieme è stato gioia, scoperte, relax, bellezza, vino, arte, amore …. e siamo sicuri, che ogni qualvolta torneremo, oltre che ad aggiungere ‘i pezzi mancati’ al nostro puzzle fatto di musei e chiese, ritroveremo quel pezzettino di cuore che abbiamo lasciato.
Benedetta.